
ABBONARSI AL PROSSIMO NUMERO DELLA RIVISTA
e godere di un accesso senza restrizioni
La ultima rivista
Numero 42 - 2018
Il festeggiamento del duecento cinquantesimo anniversario della nascita dello scultore monegasco François-Joseph Bosio (1768-1845), un eminente rappresentante del neoclassicismo all'inizio del XIX secolo, è l’occasione per fare due studi: uno esamina la monografia di un'opera emblematica, unica e multiple nello stesso tempo, l’Henri IV enfant, scritta da una conservatrice del Louvre; e l’altro analizza la rappresentazione della storiografia e della memoria dell'artista a Monaco, dove è diventato un eroe nazionale. Il festeggiamento del terzo centenario della fondazione della città della Nuova Orleans è l'occasione, per una specialista dell’emigrazione francese agli Stati Uniti, di concentrarsi sugli antenati di Alice Heine, "prima principessa americana di Monaco" e seconda moglie principe Alberto I: i parenti della sua matrilinearità alsaziana raggiusero la Louisiana all'inizio del XIX secolo, dopo un passaggio attraverso Santo Domingo e Cuba. Il trecento cinquantesimo anniversario della nascita del compositore Couperin serve a ricordare che, a Monaco, aveva trovato una musa nella persona di una figlia del principe Antoine I, alla quale ha dedicato un pezzo di clavicembalo. Nipote di Luciano Bonaparte, Marie Rattazzi (1831-1902) era una donna di lettere conosciuta, ed una "salonnière" in voga alla fine del XIX secolo. Ha frequentato Monaco ed i suoi principi, volendo esserne la musa. Evocando la relazione di Albert I al mare può sembrare banale, ripetuto fino alla nausea. Ma una riflessione rimaneva ancora da fare: separare, per meglio capire, i tre "ruoli" vissuti dal principe durante la sua vita, quelli di naufragato, salvatore e protettore dell'ambiente marittimo. Nel 2017 sono stati lanciati le "Esplorazioni di Monaco" per meglio "amare, conoscere e proteggere" gli oceani, sulla scia delle spedizioni del principe Alberto I. Madeira ne fù la prima tappa ed ha accolto una mostra dedicata alla scoperta dell'arcipelago dal "principe studioso", tra il 1879 ed il 1912. Un documento sul tema, segnala l'evento. L'attuale campagna di restauro delle decorazioni pittoriche del palazzo ha permesso di scoprire non solo una serie di nuovi affreschi rinascimentali negli appartamenti, ma anche un archivio unico, diventato il "documento dell'anno". Per la prima volta ed in mondo inconfutabile, dà il nome di un personaggio, probabilmente una dei tanti, che realizzò i dipinti murali del XVI secolo.
Une muse de Couperin. Mademoiselle de Chabeuil, fille du prince Antoine Ier de Monaco - 2018
Come indicato dal suo soprannome di "principe musicista", Antonio I (1701-1731), era un amante della musica, sensibile alle armonie francesi, ma anche a quelle italiane. Al pari di suoi antenati, seppe educare le sue figlie all'amore per le arti, in particolare quella musicale. Seppure tutte furono musiciste, condivise realmente questa passione con la figlia più giovane, Marie-Pelline (1708-1726), con la quale suonava ogni giorno. Bravissima clavicembalista, rimarrà celebre perché nel 1722, il geniale François Couperin, amico intimo del padre con il quale scambià parecchie lettere, le dedicà un suo brano strumentale: La Princesse de Chabeüil, ou la muse de Monaco.
Unique et multiple: L'Henri IV enfant de François-Joseph Bosio - 2018
Henri IV enfant dello scultore monegasco François-Joseph Bosio (1768-1845), fu una delle opere le più riprodotte nell’Ottocento, assicurando al nome del suo autore alla posterità. Disponibile in diversi materiali, sopratutto in sculture più piccole, quel prototipo scolpito del re-fanciullo, che ha fondato la dinastia dei Borboni, concentrò aspirazioni politiche prima di diventare un punto di riferimento estetico della scultura neoclassica francese. Questo articolo cerca di stabilire una cronologia della diffusione delle opere di Henri IV enfant in marmo, argento, bronzo e gesso, tra il 1823 e il 1900, offrendo la possibilità di capire realmente le diverse trasformazioni dall’opera originale.
La construction du héros national. François-Joseph Bosio et sa mémoire monégasque - 2018
François-Joseph Bosio (1768-1845) nacque a Monaco e visse li' fino all'età di diciasette anni. Ma è a Parigi che conquistà fama e celebrità come scultore. Sembra infatti che, a poco a poco, adottà la patria francese dopo la sua partenza di Monaco, quando i francesi iniziarono a commissionargli opere. Purtroppo solo dopo la sua morte, i Monegaschi diventeranno orgogliosi di lui. ln un tempo di rinascita nazionale, grazie all'avvento di Carlo lll, il principato non poteva che celebrare un personaggio cos1 famoso. Mossi dal loro patriottismo, scrittori, uomini politici e poeti locali hanno celebrato un uomo che, ognuno a proprio modo,è stato collegato all'identità nazionale. Ancora oggi Monaco lo festeggia con sfarzo, anche se, in Francia, la memoria di Bosio è diminuita con il tempo.
Séduire à tout prix. Marie-Laetitia Rattazzi, une femme de lettres incontournable de la deuxième moitiè du XIXe siècle, à Monaco - 2018
Maria Letizia Rattazzi-de Rute (ex-Mme de Solms), nipote di Luciano Bonaparte, ha conquistato i cuori di Eugène Süe, Félicité Robert de Lammenais, Victor Hugo, Charles-Augustin Sainte-Beuve, e tanti altri uomini e donne illustri, o simplicemente conosciuti nel Secondo Impero, e la Terza Republica. Anche i principi Carlo III e Alberto I sono rimasti affascinati dalla sua bellezza, ed hanno condiviso qualche momenti delle loro esistenzi con lei. Le lettere ed i telegrami conservati al Archivio del palazzo di Monaco ne sono i testimoni.